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Alessandra Celletti in Trittico con Dario Zaid
Come nasce la vostra collaborazione, Alessandra? Cosa vi ha spinto ad esplorare questi tre sentimenti nei tre colori del rosso, del blu – colore molto spesso associato al mistico – e del giallo?
Lo scambio di idee sul colore blu, emerge, quasi immediato. Alessandra, un attimo prima della chiusura della domanda, afferma, sorridente: la libertà è mistica. Poi riprende… La nostra collaborazione inizia con un video su un mio brano, Crescent Moon. Dario aveva sentito la mia composizione su quartetto d’archi e mi ha chiesto di fare un remix. La mia composizione è stata stravolta totalmente e ha portato la realizzazione del video Waiting di cui Dario Zaid ha curato la parte musicale, con il remix, e la parte video.
Ci siamo trovati bene – dice Alessandra con quella semplicità che la caratterizza – e ancora: abbiamo continuato impegnandoci nella realizzazione di un progetto più complesso.
Per me i colori sono importanti.
Claudia Dell’Era
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Calcio femminile: è il momento della Roma
Ci sono solo due squadre di calcio in Italia ancora in corsa in tutte le competizioni ad alto livello. Una è l’Inter maschile, ma realisticamente il campionato non lo può più vincere. L’altra è la Roma femminile, che a cinque anni dalla sua fondazione può pensare seriamente di vincere lo scudetto, è in finale di Coppa Italia per la terza volta consecutiva e sarà l’unica italiana ai quarti di finale di Champions League.
L’impegno che l’attende in Champions League sarà una novità assoluta: la qualificazione ai quarti, che giocherà contro il Barcellona campione di Spagna, è arrivata alla sua prima partecipazione in assoluto. Per l’occasione la Roma femminile giocherà la partita di andata allo Stadio Olimpico, dove non ha mai giocato finora.
Francesca Annalisa Lavista
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Oscar 2023
Cosa rimane della Notte degli Oscar, e cosa ancora da dirne?Si potrebbe procedere elencando diligentemente i candidati per ogni categoria, le relative vittorie, le clamorose sconfitte; enumerare le gag più o meno felici e gli episodi più incresciosi; fare opinionismo su chi avrebbe dovuto vincere o meno, farsi giudice dei giudici e decretare il verdetto sul nuovo vertice eletto della settima arte, prima del non raro dimenticatoio. Assistere alla Notte degli Oscar è l’incarnazione cinematografica del cavarsi il proverbiale dente, tributare il tributabile e proseguire col baraccone noto.
Tanto vale dir subito quel che già tutti sanno: il trionfatore indiscusso del 95° Academy Award è Everything Everywhere All at Once, del duo Daniel Kwan e Daniel Scheinert; vincitore reale e, pare, morale della competizione, con sette statuette vinte sulle undici ambite. L’affetto è tutto per Michelle Yeoh – stella del cinema asiatico data per finita alla mezza età – e He Kuy Quan, che in lacrime dal palco ringrazia anche il suo avvocato Jeff “Chunk” Cohen: a riprova che i Goonies non si arrendono mai. Non è la sola vittoria morale…
di Fabio Cassano
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Don Lorenzo Milani: un uomo, una grande eredità
Una storia ricca di sfaccettature, quella di don Lorenzo Milani: un nome che ancora oggi rappresenta molto in ambito educativo e formativo. La sua è la biografia di un uomo autentico; una vita non certo lineare, un’esistenza “passionale”, guidata da sentimenti ribelli e dall’amore per la ricerca.
Ricerca della libertà, che si esprime prima nel pensiero e poi nell’azione. Cresciuto in un contesto familiare agiato e ricco di stimoli intellettuali, che indubbiamente non mancò di dargli un’impronta, don Milani decise, subito dopo il diploma, di non proseguire con gli studi universitari e di iscriversi all’ Accademia di Brera. Ebbe il primo incarico sacerdotale a San Donato di Calenzano, dove aprì la sua prima scuola popolare, gratuita per operai e contadini, intenzionato a farne una scuola diversa, fondata sull’accoglienza. Don Lorenzo Milani sottolineava l’importanza dell’istruzione come diritto egualitario per eccellenza. Ma l’istruzione diventa anche strumento politico, per giungere a una migliore consapevolezza. Fulcro di essa, secondo la sua visione, era infatti la padronanza della lingua, lo strumento con cui dar voce al proprio dissenso contro l’ingiustizia sociale.
Maria Simona Gabriele
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3. Assassinio persiano
Un autunno afoso. Mr. TNT agitò la borraccia, non c’era neppure una goccia. Preso dalla rabbia la gettò in un angolo del Land Rover. Aveva sete, quella sete lo stava facendo impazzire. «Signore, tutto bene?». Si girò a guardare Jasper. «Sto bene». Non volle raccontargli che desiderava con tutto se stesso bere una bibita ghiacciata. Jasper lo fissò un attimo, dopo si strinse nelle spalle. «Sto continuando con il lavoro con il mio amico». Lo indicò. «Bravo ragazzo». Prese il portafogli, gli consegnò una banconota senza neppure curarsi che cifra fosse. «Per te e lui».
Kenji Albani
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Marco Francini – “Mister Volare”
La Puglia è un abbraccio. Avvolgente, accogliente, materno. Quelle braccia, e quelle mani, si intersecano tra due mari. Ionio e Adriatico.
C’è un solco preciso. Uno spartiacque. Un anno zero: 1958. Nella canzone italiana c’è un prima e un post Modugno. Tanta è la sua grandezza, tale la sua arte creativa, teatrale, cinematografica, che a posteriori si fa fatica a ritenerlo solo “cantante”.
Sergio Cimmino
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Un Cappuccino in libreria
Il gioco Giovanni Floris (Solferino 2022)
Ultima opera, in ordine cronologico, del noto giornalista di La7, il libro è un complesso giallo che ruota intorno alla scomparsa di una ragazza per la quale vengono accusati due giovani della cui innocenza è fermamente convinto il loro insegnante di lettere, che per questo tenterà di aiutarli.
La trama fittamente intricata è caratterizzata da numerosi rimandi letterari, che rendono l’opera decisamente affascinante.
La mia vita nella tua Jojo Moyes (Mondadori 2023)
Nuovo romanzo dell’autrice del best seller mondiale Io prima di te, scritto con la bravura di sempre.
Le storie di due donne si intrecciano inaspettatamente: quella di Nisha, moglie di un ricco uomo d’affari che di punto in bianco vede la propria vita sconvolta dopo che il marito le chiede il divorzio togliendole tutto, e quella di Sam, in crisi per il rapporto con la figlia e l’insoddisfacente situazione della sua vita familiare e lavorativa.
Il nuovo terroni Pino Aprile (Libreria Pienogiorno 2023)
A più di dieci anni dall’uscita di “Terroni”, lo stupendo saggio di Pino Aprile che ha riscritto e permesso di riscoprire il vero percorso che ha condotto all’Unità di Italia ed alla visione del Paese che oggi domina le cronache e le pagine dei libri, l’autore si ripresenta con il Nuovo Terroni, la versione definitiva del suo capolavoro, per offrire una visione d’insieme, più completa e accurata, su quella che è stata veramente la nostra storia.
Il sogno Emile Zola (1888)
Romanzo particolare nella produzione letteraria di Emile Zola, maestro indiscusso e rappresentante di spicco del Naturalismo francese, che distaccandosi da quello che era il suo stile – e che trova le sue migliori prove in romanzi come Germinal, Nanà e ThérèseRaquin – sembra in queste pagine quasi tornare ad una vena tardo-romantica.
L’ambientazione e la storia, del resto, sembrerebbero degne di un romanzo appartenente al più puro Romanticismo: all’ombra di una monumentale Cattedrale nel cuore della Francia si svolge la storia della giovane Angélique, trovatella adottata da due coniugi che non possono avere figli, e che nel fiore della sua adolescenza s’innamora di quello che pare essere davvero il principe dei suoi sogni, Félicien.
Emile Zola
Vittoria Caiazza
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Alessandro Montoro, l’enfant prodige della fantascienza italiana
Enfant prodige: è questo quel che viene subito in mente parlando con Alessandro Montoro. Scrittore di fantascienza, nato a Velletri il 30 novembre 1990, Montoro, già provvisto di pagina Wikipedia, vanta diversi traguardi nel campo della scrittura. Ama scrivere e vi si applica fino in fondo con attitudine scientifica. Ecco come ha affrontato le nostre domande.
Com’è l’Alessandro di tutti i giorni? I tuoi hobby, i tuoi passatempi, i tuoi pensieri: tutto fuorché la scrittura.
Innanzitutto grazie dell’invito!
Accidenti, avrei pensato di parlare solo di scrittura, questa domanda mi coglie di sorpresa! L’Alessandro di tutti i giorni è una persona abitudinaria, che ama la routine. Lavoro per una grossa multinazionale nel settore dell’intelligenza artificiale, dove ricopro, principalmente, mansioni legate alla gestione dei gruppi di lavoro. I miei hobby? Parecchi! Passatempi preferiti sicuramente i giochi da tavolo, i videogiochi, la lettura, lo studio, il pianoforte e soprattutto il nuoto, a cui mi dedico più volte a settimana. Mente sana in corpo sano: ci tengo. Poi mi piace programmare videogiochi (che è scrivere prendendosi una pausa dallo scrivere), passare il tempo con i miei e la mia compagna (presto moglie) e divertirmi con gli amici, allegri compagni di nerdate: roba come Warhammer 40.000 (terza edizione, bada!) e Mordheim, per intenderci. Per Mordheim abbiamo anche scritto un manuale fanmade, pensa! E adoro anche viaggiare, un piacere scoperto di recente.
Kenji Albani
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8 marzo, donna di fiori
Odorosa, luminosa, radiosa: tutto fa rima con mimosa. Un fiore la cui radice, mim-, qualche incallito classicista sarebbe tentato di ricollegare a mímesis, “imitazione”, quasi a suggerire, non senza una dose di malizia, un legame con una certa idea dell’emancipazione femminile che procederebbe “imitando” modi e forme del cosiddetto potere maschile.
In realtà non c’entra la mímesis ma c’entra il mimo: lo leggiamo sulla Treccani, “dal lat. mimus, mimo, attore, per i movimenti con cui le foglie reagiscono a ogni contatto”. Non ci sono, però, riferimenti diretti né all’immagine né a un’eventuale indole delle donne. Eppure la mimosa da sempre è il fiore simbolo del giorno che le festeggia: guardando all’oggi e al domani, cioè ai passi avanti già fatti e da fare in una società tradizionalmente maschiocentrica, e nello stesso tempo riflettendo sull’ieri, su tutte le sofferenze subite per arrivare a fare quei passi avanti. Prima che il 25 settembre lo spodestasse un po’, l’8 marzo (il giorno in cui la festa della donna cade più o meno dalla sua istituzione) era anche un’ottima cornice per denunziare e condannare i femminicidi.
Non una rosa, dunque, bensì un fiore per guerriere?
Gianluca Vivacqua
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Diario di guerra (23 febbraio-22 marzo 2023)
23 febbraio: Mosca teme un’azione ucraina contro la Transnistria condotta con sabotatori in uniforme russa. Il capo di Stato maggiore della Marina italiana, Credendino, riferisce alla Commissione Difesa che attualmente si muovono nel Mediterraneo quattro gruppi portaerei alleati: italiano, francese, americano e spagnolo. I russi arrivano fino allo Jonio senza problemi.
a cura di G.V.
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